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I pavimenti in resina, si sa, sono molto apprezzati sia nella ristrutturazione totale di un ambiente, quando si prevede il rifacimento del sottofondo producendo un massetto idoneo. Asciutto, staggiato o auto livellato e consistente ( 5 cm di massetto oppure se non si ha tale quota, almeno 3 cm armati con rete) sia se intendiamo “rinnovare” tale ambiente sovrapponendo il nuovo pavimento in resina al vecchio pavimento preesistente, e tutto col grande vantaggio che il basso spessore della resina semplifica e consente la produzione di un pavimento senza dover nemmeno tagliare le porte ed il portoncino di casa.

Le qualità di un pavimento in resina sono ormai note a tutti.

Basso spessore, grande resistenza all’ usura, possibilità di personalizzarlo come si desidera sottraendolo alla omologazione di altri pavimenti prodotti in serie, possibilità di conferirgli, mediante I intervento di decoratori un aspetto artistico, senza contare le qualità certificate dei prodotti della nostra linea dega Gobbetto come l’assenza di esalazioni nocive VOC , addirittura i nostri prodotti hanno la certificazione alimentare, ci si può infatti rivestire una cisterna di acqua potabile, la resistenza al fuoco, L’ottima antiscivolosità da sicuro a molto sicuro, antibatterica ed altre importanti certificazioni tutte ben illustrate nel nostro sito e nel nostro catalogo.

MA LA RESINA SI PUO SEMPRE POSARE?
VORREMMO SEGNALARE DUE CASI IN CUI E’ SCONSIGLIATO POSARLA

1) SUI MASSETTI UMDl, in quanto l’umidità di risalita spinge sulla resina che fa da tappo fino a ” sbollarla” ed a spaccarla.

L’umidità di un massetto può essere intrinseca al massetto stesso, soprattutto se prodotto in maniera tradizionale con sabbia e cemento. In questi casi i tempi di stagionatura del massetto sono variabili. Molto lunghi e possono durare diversi mesi, anche un anno. Ma se si usano i massetti premiscelati i tempi di stagionatura e quindi di posa si riducono a qualche giorno. Se I umidità residua e’ ancora alta il rasante MONOSINT della nostra linea DEGA, funge da barriera al vapore, soprattutto grazie al catalizzatore usato, che e’ un catalizzatore subacqueo ( usato dai palombari per tappare falle sott’acqua) in questo caso sarà dunque possibile posare il pavimento in resina.

2) SU I PAVIMENTI PREESISTENTI IN LEGNO. Un pavimento in legno infatti, anche se ben posato,continua a muoversi e a compiere piccoli spostamenti, che, a lungo andare, producono delle piccole microlesioni al pavimento sovrapposto. E’ consigliabile quindi, per ottenere un risultato apprezzabile, rimuovere il vecchio.

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